venerdì 11 ottobre 2013

Abbattimento e potatura

Vi ho già detto, qualche post indietro, che una delle attività che mi hanno affidato è quella della supervisione delle opere di manutenzione straordinaria che dobbiamo fare nel Centro: sistemazione di tetti dei diversi edifici, delle finestre e porte, di pavimenti, muri eccetera. Ma prima di tutto, abbattimento e potatura di parecchi alberi.
Molti sono da abbattere perché troppo vicini a muri di edifici e le loro radici stanno minando la stabilità delle murature stesse.
Sono alberi di dimensioni importanti: alti da 15 a 30 metri, con tronchi di diametro variabile da uno a due metri e chiome che si allargano anche a 15/20 metri. Ho provato un enorme dispiacere ad approvarne l’abbattimento e ho cercato tutti i sistemi possibili per limitarne il numero. Ma una quindicina di questi alberi è purtroppo da eliminare.
Quindi: 15 alberi da abbattere (e da sradicare, per evitarne la ricrescita) e altrettanti da potare drasticamente.
E qui possiamo cominciare a fare qualche confronto di tipo economico.
Il compenso richiesto per questo lavoro, che occuperà circa 8 persone e due settimane di tempo, è stato di 1.000.000 di Franchi. Tradotto nella nostra moneta: 1.524 euro. Comprensivi di materiale, attrezzatura e mano d’opera. Quest’ultima incide per il 25%. Cioè, per un lavoro difficile e complesso, della durata di 15 giorni, ogni lavoratore riceverà (in media) circa 2.000 franchi al giorno. Più o meno 3 euro.
Il costo della mano d’opera (che è all’incirca lo stesso anche per altri lavori) è talmente basso che gli imprenditori non hanno alcuna convenienza a dotarsi di attrezzature e macchine che possano velocizzare il lavoro. Tanto per fare un esempio: per tagliare i rami più alti, non conviene utilizzare piattaforme di sollevamento, ma basta arrampicarsi sull’albero. Non si usano motoseghe, ma soltanto il machete. L’acquisto o il noleggio di queste attrezzature è molto, molto più costoso del prezzo della mano d’opera e verrebbe recuperato in tempi troppo lunghi. Quindi si resta ai sistemi tradizionali, evitando possibili innovazioni e progresso.
Perché dotarsi di scale, magari leggere, snodabili e sicure, quando con quattro pezzi di legno e qualche chiodo puoi costruire al momento la scala che ti serve?
In pratica, ci si deve augurare che il costo della mano d’opera aumenti. Allora diventerà conveniente rivolgersi a sistemi innovativi e stimolare, in parte, il progresso.
Le poche foto che vi allego vi fanno vedere, nella pratica, come si è svolto il lavoro di abbattimento degli alberi.
Fra le altre difficoltà, c’è stata anche quella delle formiche. Alcuni alberi erano diventati dimora abituale di milioni di formiche. Che pizzicavano e mordevano. Quindi chi si arrampicava e cominciava a tagliare i rami, ogni tanto interrompeva il proprio lavoro e si dava grandi manate su tutto il corpo, sopra e sotto i vestiti, per allontanare/ammazzare le formiche! Poi, fortunatamente, è arrivato anche l’insetticida e il lavoro è diventato più “semplice” (!!!).

P.S.: Bella accoglienza che ci avete riservato per il nostro temporaneo ritorno! Non potevate fare in modo di farci trovare un tempo più clemente?

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