sabato 29 marzo 2014

Tour di lavoro (e non solo)

Tornato. Fatti i previsti 1000 chilometri, viste le persone che dovevamo vedere, presi alcuni accordi, aperte alcune possibilità. Insomma, un viaggio tutto sommato positivo e incoraggiante per le attività del CAA.
Anche i 1000 chilometri non hanno pesato più di tanto. Capisco perfettamente che qualcuno stia pensando: “1000 km in 6 giorni, cosa vuoi che siano? Neanche 200 in media al giorno!”.
È vero, ma condizioni del traffico e delle strade sono completamente differenti: la velocità media che si può tenere, quando tutto va bene, non supera i 60/65 km all’ora; sulle “autostrade” (chiamate così solo perché si paga il pedaggio) si può incappare in un camion stracarico che in salita non riesce a superare i 20 km e tu resti dietro di lui per parecchio tempo per mancanza della visibilità necessaria per un sorpasso. Naturalmente, secondo una delle leggi di Murphy, quando non puoi superare non passa nessuno nell’altro senso; quando invece le condizioni di visibilità sono ottime, la corsia opposta è intasata.
Ma abbiamo viaggiato bene, con una berlina presa a nolo e quindi non con il solito pick-up: più comodi, con qualche confort in più e con qualche spesa in meno.

giovedì 20 marzo 2014

E' ora di argilla

Certo! Al CAA (Centro d’Arte Applicata o, in francese, Centre d’Art Appliqué) sapete tutti che facciamo oggetti in ceramica. Belli, e non lo dico soltanto io, a volte solo decorativi, più spesso decorativi e utili.
Vi ho già fatto vedere qualche foto e anche il resoconto della nostra partecipazione al Salone dell’Artigianato.
Ma per fare tutti quegli oggetti occorre assolutamente la materia prima: l’argilla.
Che non si compra al mercato. Almeno, non qui.
Certamente in altri posti i ceramisti si rivolgono a grossisti o direttamente alle imprese estrattrici e ordinano i quantitativi che gli sono necessari.
Qui è ancora tutto libero: ti serve l’argilla? Vai al fiume e prendila. In teoria è proprietà dello stato, ma l’utilizzo dell’argilla è talmente limitato e riservato a pochissimi soggetti, che impostare un servizio di controlli, permessi, pesi e misure, pagamenti e ricevute, costerebbe molto di più del guadagno che si potrebbe ricavare.

giovedì 13 marzo 2014

Dopo la tristezza, la speranza

Forse mi sbaglio, ma ho l'impressione che non sempre i lettori dei blog leggano anche i commenti.
Il post precedente parlava di tristezza, ma Don Gino ci ha insegnato fiducia e speranza e i commenti su questo blog, o che mi sono arrivati in privato, o anche su facebook, dimostrano che è la speranza a prevalere.
E questo post riporta i commenti, in modo tale che siano di conforto, conoscenza e sguardo sul futuro per tutti. 
Spero che nessuno si offenderà se ricopio le sue parole e le pubblico. E nessuno si offenderà se non pubblico il suo nome.

martedì 11 marzo 2014

Tristezza

Don Gino è morto.
Fisicamente non c’è più, ma certamente il suo pensiero, molto più del suo ricordo, vive tuttora in tutti quelli che l’hanno conosciuto anche soltanto una volta.
Che, prima o poi, dovesse morire, lo sapeva molto bene anche lui. E, senza mai dirlo apertamente, lo sapevamo anche tutti noi che abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo e frequentarlo.
D’altronde, che muoia un uomo di 93 anni non è strano, non è insolito, non è una sorpresa.
Se poi si conosce anche la vita, certamente non facile e comoda, vissuta da Don Gino, viene naturale pensare che altri sarebbero scomparsi prima.
Ma probabilmente la sua serenità nell’affrontare la vita di tutti i giorni l’ha tenuto con noi fino a ieri.

domenica 9 marzo 2014

LE SIARC

Il Cameroun è il paese delle sigle. Ogni ufficio, attività, ministero, evento, manifestazione o qualsiasi altra cosa vi venga in mente, è rappresentato da una sigla. Anche nel nostro piccolo mondo non scherziamo: abbiamo il CED, il CFAS, il CPS, il CEFPROMAT, il CASS, il CAA (questo dovreste ricordarvelo!). Prima o poi vi spiegherò anche il significato delle altre sigle.
Per ora, limitiamoci a quella del titolo: le SIARC, ovvero il Salone Internazionale dell’Artigianato Camerunese. Un po’ come il nostro Artigiano in Fiera.