Provate un po’ a immaginare questo ambiente. Non dal punto
di vista della natura, ma dal punto di vista dei vostri compagni di tutti i
giorni.
Durante la giornata questo centro è frequentato da più di
1000 persone, fra studenti, insegnanti, impiegati, personale dell’ospedale,
giardinieri, tipografi, ceramisti e attualmente operai dei lavori di
ristrutturazione.
Di italiani ci siamo io, Ica, Monica e Sara (che andrà via
fra 4 giorni!). Tre giorni alla settimana viene un’altra volontaria italiana,
Giovanna, che è qui da parecchi anni, tanto che ha messo su famiglia. È sposata
con un nero e ha una figlia e parenti camerunesi. Ma, residenti qui con gli
altri 1000 siamo in tre: le classiche (è proprio il caso di dirlo) mosche
bianche.