lunedì 10 giugno 2013

Primo album di foto

Andiamo per ordine. Del viaggio di andata vi ho già parlato nel primo post. Qualche notizia ve l'ho già fornita nel primo e secondo post.
Oggi cerco di farvi vedere qualcosa: come è fatta la struttura dove viviamo e vivremo; quale è l'immediato paesaggio fuori dal Centro.
E' un centro grande.
Comprende una scuola materna ed una elementare, per un totale di circa 500 alunni. 
Sono ancora circa 500 gli studenti che frequentano il College Nina e l'IFA. Il primo è una scuola superiore nella quale, fino a quest'anno, si insegnava puericoltura, assistenza agli anziani, economia domestica. Da quest'anno l'offerta sarà più ampia e moderna: informatica, contabilità, lingue, eccetera.
l'IFA, Istituto di Formazione Artistica, insegna grafica, disegno, pittura, scultura. E' forse l'unica scuola del genere in tutto il Cameroun, è molto quotata e insegna tutto ciò che riguarda l'arte in generale, ma con espressi collegamenti alla cultura tradizionale camerunese e africana in generale. In pratica, il recupero dell'arte etnica e la sua interpretazione in chiave moderna.
Collegato alle scuole superiori, c'è anche una specie di pensionato studentesco: una sessantina di studenti restano e vivono nella struttura per tutto il periodo scolastico. Gli viene fornito vitto e alloggio, anche se sono loro, a turno, a dover cucinare e fare le pulizie. In questo modo si fornisce loro anche un percorso educativo di vita comunitaria e autonomia. Ci sono tre educatori (al momento un'italiana e due camerunesi) e il lavoro è tutt'altro che facile: immaginate di gestire 60 adolescenti, di età variabile fra i 15 e i 20 anni, facendo tenere loro in ordine gli spazi dove vivono, facendoli cucinare, gestendo il loro tempo libero e i loro screzi, curando la loro attività scolastica. In futuro, questa sarà anche parte dell'attività di Ica.
Poi c'è un ospedale, attualmente gestito da un medico italiano che cesserà la sua attività nel prossimo agosto e trasferirà le sue competenze ad un camerunese. Ospedale con reparto di ostetricia e ginecologia, medicina interna, analisi mediche e radiologiche, sala operatoria; reparto di oftalmologia e servizio ottico.
C'è una parte di servizio sociale, con propri locali dove svolgere le attività. Cerca di fare animazione nei quartieri, un po' di formazione sociale e sanitaria e svolge opera di assistenza, recupero e riabilitazione nelle carceri, soprattutto verso i minori e le donne. Anche in questo settore sarà coinvolta Ica.
Infine, ci sono due attività produttive: una tipografia e una manifattura di ceramiche artistiche. 
La prima svolge le attività tipiche di una tipografia, ad esclusione della stampa di libri. Il resto, dai biglietti da visita ai manifesti e volantini, dalle riviste (a limitata tiratura) ai calendari; dai blocchi di ricevute a quelli di fatture numerate. Ha una discreta attività, tanto da chiudere in utile, ma potrebbe fare molto, ma molto di più. L'obbiettivo è quello di renderla non solo economicamente autosufficiente (ora dipende dall'Italia per manutenzione a ammodernamento delle attrezzature), ma far sì che i suoi guadagni possano in parte sostenere le attività sociali.
Stesso discorso per la manifattura di ceramica, che purtroppo chiude ogni anno in perdita. I suoi prodotti sono di elevata qualità, sia tecnica che artistica e sono molto apprezzati, soprattutto all'estero. Però, per queste motivazioni, il mercato di sbocco è abbastanza ristretto e non sufficiente a coprire i costi.
E di queste due attività dovrò occuparmene io: non da un punto di vista tecnico (non so nulla di ceramica e processi di stampa!), ma da un punto di vista di gestione aziendale, ristrutturazione dei costi, ricerca di canali di vendita. Se mi avanzerà tempo, dovrò dare una mano al responsabile COE di tutto il Cameroun, per impostare la gestione organizzativa e amministrativa.
E queste sono le informazioni basilari. Non siamo quindi in mezzo alla foresta e neanche in un villaggio di capanne. Siamo in una struttura piuttosto grande e complessa e collaboriamo con tutti gli altri dipendenti (in totale circa 150) per renderla sempre più efficiente. Noi a titolo volontario, gli altri regolarmente stipendiati.
Adesso, le foto potranno dirvi qualcosa di più. Le trovate a questo link e potete vederle meglio con la funzione slideshow.
Alla prossima.
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